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«Adoro entrare in classe la mattina, non potrei fare altro mestiere nella mia vita, lo penso da quanto ero una bambina. Il contatto con i ragazzi, il loro entusiasmo e la loro freschezza sono gli stimoli che mi portano a innovare continuamente le mie lezioni, inserire degli elementi di creatività nel mio insegnamento così tecnico».

Due chiacchiere con Laura Arrigoni, docente di Economia aziendale presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, e si ha subito la sensazione di trovarsi di fronte una docente che, come noi, crede appassionatamente nei giovani e ha davvero a cuore la loro crescita. «Li vedi arrivare piccoli e nell’arco dei cinque anni diventano uomini e donne. Cambiano, non solo fisicamente, ma si formano come esseri umani, cittadini, professionisti. Il nostro compito di educatori è quello di sostenerli in questi delicati passaggi di vita».

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«Ho conosciuto JA diversi anni fa quando lavoravo in un’altra scuola. Purtroppo in quel periodo avevo solo un’ora di economia a settimana e non era possibile aderire a un progetto impegnativo come Impresa in azione, ma mi sono sempre ripromessa di partecipare non appena ne avessi avuta l’occasione. Lo scorso anno, finalmente, nel mio nuovo Istituto ho ritenuto di avere una classe adeguata a questa esperienza e così è stato».

Al primo anno di partecipazione, la sua classe si classifica al secondo posto alla competizione regionale della Lombardia. «Sono tanti i fattori che hanno contribuito a questo risultato. Uno tra tutti, la sinergia del consiglio di classe. Ho raccolto una forte motivazione tra i miei colleghi. La capacità di lavorare insieme ai progetti, confermando la complementarietà tra le materie, oltre a rendere la mia professione ancora più appassionante, facilita certamente l’apprendimento degli studenti. Solitamente abituati a lavorare per ‘compartimenti stagni’, in questo modo affrontano alcuni temi in modo completo ed efficace, toccando con mano l’interconnessione tra i saperi. Il lato umano, inoltre, di questo tipo di progettualità ha fatto sì che, anche nei momenti più faticosi, abbiamo superato gli ostacoli tutti insieme, studenti e docenti, mostrando una grande ed esemplare unione».

Laura è stata premiata con il premio di JA Teacher of the Year 2016, insieme al collega Cosimo Giovine di Andria. «Quando sono venuta a sapere di questa opportunità, i miei studenti e la Dirigente Scolastica hanno caldeggiato la mia candidatura. La nostra partecipazione a Impresa in azione ha avuto fin da subito l’obiettivo di creare nei nostri studenti una sensibilità dal punto di vista sociale, in linea con le vocazioni del nostro Istituto. Il percorso legato alla social enterprise SE360 offerto da JA si è, dunque, rivelato perfetto per le nostre esigenze e ci ha ispirato a creare una fitta rete di collaborazioni locali, ognuna delle quali ha offerto il proprio contributo alla buona riuscita del progetto. Abbiamo coinvolto cooperative sociali, piccole imprese, istituzioni, enti di beneficenza del nostro territorio. È stato importante per noi insegnare il valore del mondo non profit ai nostri studenti, spesso provenienti da famiglie di imprenditori».

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«Le attività pratiche previste da questa esperienza di mini-imprenditorialità mi hanno consentito di velocizzare l’apprendimento degli studenti e spiegare in molto meno tempo alcuni concetti legati alla mia materia. Le logiche contabili, ad esempio, spesso così complesse da interiorizzare, sono state sperimentate in maniera pratica. Così facendo, i ragazzi hanno capito subito, senza errori. Questa metodologia ha facilitato anche gli studenti con i cosiddetti disturbi di apprendimento che tipicamente imparano più efficacemente con attività concrete».

Un insegnamento prezioso che hai ricevuto nella tua carriera di docente? “Qualche anno fa ho avuto l’occasione di incontrare l’ex Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer. Nonostante la sua età, è una persona a mio parere molto innovativa. Lui ci disse più o meno questo: Se volete cambiare qualcosa partite da voi stessi. Non aspettate i grandi cambiamenti strutturali della Scuola. Siete voi che entrate in classe e avete grosse responsabilità verso i vostri studenti. Cambiare le cose dipende da voi!».