JA-Guidelines-03-1536x637

CHI è JA

IL FUTURO
è
JUNIOR

Junior Achievement è la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata all’educazione economico imprenditoriale dei più giovani.

Ispiriamo bambini e ragazzi incoraggiandoli a seguire i loro sogni e a trovare la loro strada. Diamo loro l’opportunità di mettersi in gioco e di sviluppare le competenze necessarie per affrontare con successo e il mondo del lavoro, per influenzare positivamente le loro vite così che siano protagonisti attivi del loro futuro.

Scopri di più sul mondo JA

I NOSTRI PROGRAMMI

Scopri l’offerta didattica di JA dalla scuola primaria di I grado alla scuola secondaria di II grado.

PARTNER

Leggi le testimonianze di chi ci sostiene e ha già lavorato con noi.

DONA ORA

Aiutaci a costruire un futuro migliore per bambini e ragazzi.

IL TUO 5X1000
PER JA

Ricordati di noi nella tua dichiarazione dei redditi

AZIENDE

Scopri cosa la tua azienda può fare con noi per il futuro dei giovani

COMMUNITY

Partecipa ai nostri eventi o creane uno tutto tuo: entra in JA e sostieni il futuro dei giovani
bambino-pre-home

 width=

Andrea Filipasso, Business Analyst and Tool Developer di ABB, è stato eletto Volontario JA dell’anno 2020. Nell’ultimo anno ha seguito come Dream Coach il Deledda International School di Genova.

Andrea è il cuore del rilancio della presenza dei Dream Coach ABB nei programmi di JA in Liguria: durante i mesi più difficili della pandemia, ha coinvolto con entusiasmo i suoi colleghi con l’obiettivo di continuare a sostenere gli studenti JA anche da remoto. Ha contribuito così a creare una rete di volontari entusiasti e proattivi che hanno preparato e motivato i ragazzi in occasione delle competizioni di Impresa in azione nel 2020.

Si è inoltre fatto portavoce della mission di JA spendendosi in prima persona nella promozione dei nostri programmi negli Istituti del suo territorio. La sua passione e voglia di essere di supporto alle nostre classi in Liguria sono rimaste invariate nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, situazione che è risultata essere ancora più da sprone per trovare soluzioni utili ed efficaci per raggiungere i nostri studenti con la didattica a distanza integrata.

Ci siamo fatti raccontare la sua esperienza in classe (e a distanza) insieme agli studenti di Impresa in azione.
 

La tua prima esperienza come volontario JA è stata ben sette anni fa, nel 2013. Cosa ti aveva spinto a diventare un Dream Coach?

Quando mi hanno presentato JA Italia, ho apprezzato fin da subito il valore della vostra proposta didattica per i giovani. Ho sempre pensato che da studente mi sarebbe piaciuto partecipare a progetti come quelli di JA Italia. E poi devo ammettere che mi piace mettermi in gioco. Il Dream Coach mette a disposizione la propria esperienza, ma a sua volta ha anche l’opportunità di crescere ed imparare.
 

Ci puoi raccontare com’è lavorare insieme ai ragazzi e ragazze delle classi che segui? Qual è stato il momento più bello di questa avventura?

Ogni anno come Dream Coach ti regala un’esperienza diversa, ma il fattor comune è che i ragazzi sono capaci veramente di dare tanto. Rimango sempre stupito dall’impegno degli studenti, dalla passione e dalla fantasia con la quale affrontano le sfide e il progetto imprenditoriale che vogliono realizzare. È durante le competizioni che vedi i ragazzi mettercela davvero tutta, lavorare in squadra e raggiungere i loro traguardi. È sicuramente il momento più emozionante.
 

Che cosa portano a casa gli studenti da questa esperienza di lavoro in team?

Dal mio punto di vista dipende tutto da come il ragazzo o la ragazza vive questa avventura. Essendo una concreta esperienza, coordinata dal docente, si dà la possibilità a ciascuno di loro di dar voce alle proprie attitudini, come quella di oratore o parallelamente superare alcune paure, come per esempio quella di parlare in pubblico. Insomma, una bella palestra! Altro elemento importante direi è che i giovani toccano con mano quanto sia importante essere preparati e credere in un progetto, e non per ultimo, il lavoro di squadra. Nell’ottica di creare qualcosa di concreto insieme, si capisce quanto sia importante ascoltare l’idea del compagno e mettere in discussione le proprie convinzioni.
 

Come si può unire un’intensa attività lavorativa con il volontariato?

Il volontariato lo gestisco proprio come se fosse un impegno lavorativo. Lo inserisco a calendario, stabilisco in una settimana quante ore posso dedicare, insomma mi organizzo. Personalmente penso che con una tempestiva pianificazione si riesca a ritagliare il tempo necessario. Non nascondo che quando possibile dedico qualche ora in più di quella pianificata.
 

Pensi che questa esperienza sia importante per le aziende e per i dipendenti?

Credo che sia assolutamente importante per i dipendenti e di conseguenza anche per le aziende. Questa esperienza arricchisce il volontario non solo da un punto di vista emotivo e di esperienza personale, ma è anche occasione di crescita professionale. Penso che, per quanto una persona sia esperta, abbia sempre margini di miglioramento. Durante questo percorso gli stimoli sono molti e ne menziono solamente due. Il primo è quello di poter seguire il progetto avendo una visione su tutte le funzioni aziendali come per esempio il gruppo delle risorse umane, il marketing, le vendite ed altri ancora. In questo modo si ha la possibilità di mettersi nei panni di un collega che svolge un diverso ruolo dal proprio. Come seconda, riporto la possibilità di approfondire ed utilizzare delle tecniche e dei metodi di lavoro che non tutti conoscono nel dettaglio. Su questo punto, una piccola parentesi, il materiale di supporto che JA fornisce è molto utile non solo per gli studenti ma anche per noi volontari.
 

Consiglieresti questa esperienza ad altri colleghi?

Assolutamente sì. È un’esperienza consigliatissima. I protagonisti del programma didattico Impresa in azione sono gli alunni e i docenti, ma il Dream Coach ha comunque un ruolo importante. Essendo di Genova, mi piace immaginare questa esperienza in ottica marinaresca. Immagino una nave al largo, l’insegnante e gli studenti sono l’equipaggio che governano la nave, ed il volontario d’azienda è come una lanterna che traccia la rotta. Non posso non inserire in questa immagine anche JA Italia: il mare, elemento essenziale senza il quale la navigazione non esisterebbe.