Sebbene in Italia – come nella maggior parte dei Paesi Ocse – le donne abbiano, in media, risultati migliori degli uomini negli studi (la percentuale di laureate donne è del 59%), solo il 15% dei laureati in scienze informatiche e il 33% dei laureati in ingegneria sono donne. È il cosiddetto gender gap: quest’ultime, rispetto agli uomini, sono ancora oggi sottorappresentate nelle discipline scientifiche e matematiche.
Un altro dato in controtendenza è relativo ai dati occupazionali che, nonostante vedano i posti di lavoro nelle cosiddette aree STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in crescita, l’interesse verso le discipline scientifico/informatiche sia a scuola che in università è in continuo calo. Purtroppo le iniziative volte a spingere le giovani donne verso questi percorsi di studio e di carriera non danno ancora risultati soddisfacenti, a tal punto che questo tema, al centro di un dibattito internazionale, ha ispirato la giornata internazionale “Girls in ICT” celebrata quest’anno il 28 aprile.
Stimolare le ragazze a intraprendere studi universitari a indirizzo scientifico e ad ambire a carriere professionali in ambito tecnologico significa andare verso una società in cui uomini e donne saranno equamente presenti ai vertici delle istituzioni e delle imprese, partecipi in egual misura alla crescita e al progresso dell’Italia.
JA Italia, insieme a Enel e Valore D, ha deciso di sviluppare una particolare edizione dell’Innovation & Creativity Camp dedicata alle giovani donne (16-19enni): Girls Go Tech, in programma a Roma, presso l’Auditorium Enel, il prossimo 3 maggio.