Si è tenuto ieri, in occasione della Ministeriale Lavoro-Istruzione del G20, il Side Event “Generation-E. Inspiring Youth Through Entrepreneurship Education” organizzato da Junior Achievement Italia in collaborazione con Junior Achievement Europe, Junior Achievement Worldwide, e ospitato presso Isola, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di aziende, istituzioni, sistema scolastico e associazioni per discutere dell’importanza dell’educazione all’imprenditorialità come imprescindibile strumento per la preparazione dei giovani al loro futuro lavorativo, al fine di supportare la ripresa economica del Paese.

La pandemia ha contribuito a mettere in luce la scarsa conoscenza da parte della popolazione in ambito economico e finanziario. In questo senso, una formazione economico-imprenditoriale fin dall’età scolare può determinare l’inizio di una nuova era per il nostro Paese e non solo. Come affermato dal movimento globale Generation Unlimited, promosso da UNICEF, partner di Junior Achievement in Italia e in altre nazioni del network globale, “se la più grande generazione di giovani della storia è preparata per il passaggio al lavoro, il potenziale di progresso globale è illimitato”.

La vita dei giovani è stata tra le più colpite dalla pandemia. Sebbene non siano fisicamente vulnerabili al virus COVID-19 come altri gruppi di età, i sacrifici che sono stati richiesti alla società peseranno particolarmente sulla loro vita mentre si riscostruisce l’economia. Quando la pandemia ha iniziato a diffondersi in Europa, anche la disoccupazione nel continente ha iniziato ad aumentare, ma è stato il tasso di disoccupazione giovanile a contribuire ampiamente a questo picco. A dicembre 2020, 3,1 milioni di giovani sotto i 25 anni erano disoccupati nell’UE, con un aumento di 438.000 persone rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo rappresentava un problema prima della pandemia e non potrà continuare a esserlo anche post. È quindi assolutamente vitale che il piano di rilancio NextGenerationEU fornisca a ragazzi e ragazze gli strumenti per prendere in mano le redini della propria vita. Eppure, nonostante il nome, il piano non sembra includere obiettivi specifici per gli Stati membri per supportare la prossima generazione. In generale, i governi continuano a concentrarsi sul fornire alla generazione attuale i mezzi per riparare i danni economici e sociali immediati.

Ecco perché diventa necessario spostare l’attenzione delle principali potenze economiche mondiali, a partire dal G20, affinché rafforzino il proprio ingaggio sottolineando l’importanza della didattica economico-imprenditoriale ed esperienziale per agire positivamente sui più giovani e prepararli ad affrontare il mondo del lavoro e le sue rapide evoluzioni. Ora è giunto il momento di intervenire in modo sistematico su istruzione, occupazione e imprenditorialità. Investiamo nella Generation-E, ossia nella popolazione più giovane e preparata ad accogliere consapevolmente il fattore E, “Education, Entrepreneurship, Employment, Environment”.

Da oltre 100 anni nel mondo e 19 in Italia, Junior Achievement supporta centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze sotto i 25 anni con i propri programmi di imprenditorialità e preparazione al lavoro. I benefici immediati di queste progettualità sono chiari: gli Alumni di Junior Achievement hanno il 25% in meno di probabilità di essere disoccupati dopo la laurea.

L’educazione imprenditoriale deve quindi diventare una priorità per i Governi, senza però dimenticare le competenze digitali e l’accesso a tecnologie adeguate: le diverse disponibilità di connessione hanno creato enormi divari nei risultati e una generale mancanza di hardware IT frena sia studenti e studentesse, sia gli insegnanti che si stanno formando.

Investire nelle skills digitali, richieste ormai da qualunque professione, unite alle capacità imprenditoriali, non solo salverà un gruppo di persone che rischiano di perdersi, ma colmerà le lacune di competenze e fornirà alla prossima generazione i talenti necessari per la ripresa economica a lungo termine.

Ci adoperiamo per aiutare i ragazzi e le ragazze a sviluppare un mindset imprenditoriale senza prescindere però dal digitale e dalle STEM, che permettono di dare una risposta alle richieste del mercato quali ad esempio l’equità sociale e il rispetto dell’ambiente. A livello italiano stiamo lavorando per realizzare, insieme alla nostra impact community, il contesto/aula ideale per sviluppare l’imprenditorialità trasferendo questo approccio anche alle scuole imprenditive del nostro network dislocate su tutta la penisola”, ha affermato Antonio Perdichizzi, Presidente di Junior Achievement Italia.

 

L’evento è stato reso possibile grazie al contributo di:

ABB, Accenture, Alumni JA Italia, Assolombarda, Aurora Fellows, Campari Group, CIDA, Citi, Coca-Cola HBC Italia, Coderblock, Credit Suisse, Giovani di Confindustria Catania, EY, Federmeccanica, Fondazione Compagnia di San Paolo, Gruppo Mediobanca, Human Foundation, Intel, Invitalia, LCA Studio Legale, ManpowerGroup, Operazione Risorgimento Digitale di TIM, Sibeg, Tree, UNICEF, Unioncamere, Università di Catania, VeniSIA, Y20 – Young Ambassador Society G20 e Zurich.