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Com’è stata la tua esperienza con gli studenti?

Io credo che la mia esperienza sia stata, nel suo complesso, positiva. Certo mi sarebbe piaciuto poter vedere gli studenti, interagire di più con loro e soddisfare tutte le curiosità che hanno, ma mi rendo conto che il periodo che stiamo vivendo rende impossibile un contatto più diretto. Spero comunque che gli studenti siano rimasti soddisfatti e ispirati dalla Masterclass tanto quanto noi volontari.

Pensi che questa attività sia importante per le aziende? Perché?

L’attività di contatto con gli studenti è importante per le aziende perché consente loro di descrivere, anche se per sommi capi, l’ambito di attività in cui operano e, potenzialmente, attrarre le future generazioni verso il proprio settore e, magari, anche verso l’azienda stessa. Ogni azienda, a mio avviso, dovrebbe dedicare più tempo e risorse per contribuire alla crescita ed all’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Credo anche che una maggiore interazione tra azienda e scuola possa produrre nuove idee e nuovi stimoli a vantaggio delle aziende stesse.

Che cosa hanno portato a casa, secondo te, i ragazzi e le ragazze da questa esperienza diversa dalla didattica tradizionale?

Io spero davvero che gli studenti e le studentesse che hanno partecipato alla Masterclass abbiano acquisito il senso più profondo di fare impresa: metterci tutto l’entusiasmo e tutta l’energia possibili, fare le cose seriamente seguendo un metodo, imparare dai propri errori senza aver paura. Le tecniche di costruzione di un buon business plan, gli strumenti analitici di gestione, la capacità manageriale hanno tempo per acquisirli, ma si parte da un’idea, da un’energia, da un cuore.

Come si può unire un’intensa attività lavorativa con il volontariato?

Io sono sempre stato convinto che chi dice di essere troppo oberato per fare volontariato stia solo cercando delle scuse per non impegnare realmente se stesso. Contribuire monetariamente alle tante iniziative di volontariato è, di certo, cosa meritevole, ma io credo che la donazione monetaria dovrebbe sempre essere accompagnata dalla disponibilità delle persone più esperte a condividere le proprie esperienze – ed i propri errori – con le generazioni più giovani.

Consiglieresti questa esperienza ad altri colleghi? 

Non solo consiglio a tutti di prestarsi a fare volontariato con esperienze similari, ma prometto che farò del mio meglio per spingere le persone con cui vengo a contatto a partecipare ad iniziative meritevoli come quella organizzata da JA. Se i nostri figli hanno la possibilità di assistere ad una Masterclass è perché esistono queste iniziative: i Junior Achievers, i pilastri del futuro della nostra società, si costruiscono, insieme, adesso.