L’emergenza Covid-19 ha sconvolto le abitudini e gli stili di vita di tutti. Tra questi gli adolescenti che hanno però anche dimostrato un enorme capacità di resilienza e voglia di immaginare una nuova normalità, un futuro che tenga conto anche delle loro prospettive ed esigenze. Partendo da questo presupposto, hanno preso vita gli Innovation & Creativity Camp organizzati da UNICEF in partenariato con Junior Achievement Italia e con il supporto della Commissione Europea nell’ambito del Child Guarantee. Grazie alla collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio scolastico provinciale di Milano sono stati coinvolti oltre 1300 alunni di 10 scuole secondarie di secondo grado, chiedendo loro di elaborare una soluzione innovativa e sostenibile a una problematica sociale, concreta e reale, con il supporto di oltre 60 docenti e 170 mentor tra cui i collaboratori delle società del Gruppo BNP Paribas in Italia, di EY e VISES, l’associazione di volontariato di Federmanager.
I workshop, svoltisi in modalità virtuale fra novembre e febbraio come parte del programma Idee in azione per UPSHIFT, hanno visto i ragazzi e le ragazze, suddivisi in gruppi, confrontarsi su tre tematiche: ambiente e salute, relazioni sociali, scuola e formazione, dando vita a ben 165 idee diverse.
Al termine delle attività JA Italia e Unicef hanno condotto una survey tra oltre 500 studenti partecipanti con un’età media di 18 anni evidenziando come:
- la challenge più scelta dagli studenti e studentesse è stata quella inerente a ”Relazioni sociali e Covid-19″, a testimonianza di quella che è stata, ed è tutt’ora, una problematica particolarmente sentita dai ragazzi, che però hanno reagito in maniera propositiva cercando di individuare una soluzione;
- gli studenti che hanno preso parte agli Innovation & Creativity Camp hanno riportato che grazie a questa esperienza hanno potuto sviluppare una maggior propensione alle soft skills riguardanti l’ambito della creatività e collaborazione: ideazione di soluzioni creative, trasformazione dei problemi in opportunità e importanza del lavoro di squadra ai fini del raggiungimento degli obiettivi.
Il metodo pratico di UPSHIFT ha riscontrato grande successo anche tra docenti e volontari che hanno affermato di aver sviluppato una maggior propensione a implementare le soft skills inerenti a collaborazione, comunicazione e ascolto attivo.
Oltre la metà dei partecipanti al programma ha avuto accesso alla seconda fase del progetto in cui ragazzi e ragazze costituiscono team imprenditoriali curandone la gestione, dal concept dell’idea fino alla realizzazione del modello di business e del prototipo del prodotto/servizio.
“Gli Innovation & Creativity Camp consentono ai ragazzi di sperimentare alcune competenze trasversali come lo spirito d’innovazione, la capacità di lavorare in team, il senso d’iniziativa e il public speaking, introducendo i giovani partecipanti al lato divertente e appassionante del mondo imprenditoriale e della partecipazione attiva”, ha raccontato Miriam Cresta, CEO di JA Italia. “Siamo grati a tutti i nostri partner che ci hanno permesso di realizzare questo progetto anche quest’anno, sebbene in modalità e-learning, consentendoci di continuare a offrire esperienze didattiche di qualità e creando momenti di partecipazione e condivisione per i ragazzi”.
“UPSHIFT è tra le iniziative UNICEF di maggiore successo: consente di stimolare l’empowerment di giovani e adolescenti e di realizzare il loro pieno potenziale. Avvicinando ragazze e ragazzi al mondo dell’impresa, riusciamo a supportarli nello sviluppo di competenze-chiave utili alla loro transizione scuola-lavoro. Con particolare riguardo a contesti scolastici con maggiori rischi di dispersione scolastica e alta percentuale di studenti con background migratorio, vogliamo creare le basi per società più inclusive e sostenibili – in linea con le raccomandazioni del Child Guarantee lanciate da poco dalla Commissione Europea” Anna Riatti, Responsabile UNICEF della risposta a favore di bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia.
Durante gli Innovation & Creativity Camp gli studenti sono stati affiancati dagli Alumni di JA Italia e da 170 dipendenti volontari di del Gruppo BNP Paribas in Italia, EY e VISES, l’associazione di volontariato di Federmanager.
I temi delle challenge
Challenge 1: Ambiente e salute
L’ambiente e la sua tutela è una delle priorità che, come società, siamo chiamati ad affrontare ora e nei prossimi anni, con conseguenze per la salute di tutti. 27 team, composti fino a 8 studenti e studentesse ciascuno, hanno scelto di misurarsi con la sfida “ambiente e salute”, ponendosi come obiettivo la realizzazione di soluzioni che possano aiutare a risolvere, almeno in parte, i gravi problemi climatici. Dalla riqualificazione di alcune aree cittadine creando zone in cui vengano eliminati i fattori inquinanti per l’ambiente, a una maggior diffusione di distributori d’acqua, passando per la condivisione di informazioni e della sensibilizzazione sul tema, da fare attraverso blog e canali social, sono state presentate un insieme di proposte che rivelano quanto sia diffusa la consapevolezza riguardo le tematiche ambientali fra le nuove generazioni, ma anche la volontà di agire, consapevoli che se non si interviene ora, si rischia che sia troppo tardi.
Challenge 2: Relazioni sociali
Solitudine, stress, paura, monotonia, isolamento hanno accomunato molti giovani nell’ultimo anno: questi sentimenti hanno fatto sì che la challenge “relazioni sociali” sia stata quella più scelta dai ragazzi, con 52 team che hanno provato a proporre idee che, come primo fattore, pongono al centro la relazione e la socializzazione tra individui. Applicazioni che possano permettere alle persone che presentano problematiche simili di conoscersi e aiutarsi vicendevolmente, ma anche a gruppi di amici di condividere insieme interessi comuni virtualmente e incontrare nuove persone. Il “ritorno alla normalità” sebbene molto desiderato, fa anche paura: per questo alcuni ragazzi hanno proposto di creare applicazioni che permettono di conoscere il numero di persone all’interno di determinati locali per evitare le zone particolarmente affollate e rispettare il distanziamento sociale.
Challenge 3: Scuola e formazione
Disorganizzazione e monotonia sono due termini utilizzati di frequente dai ragazzi in relazione alla scuola e alla didattica a distanza che hanno caratterizzato quest’anno in cui oltre alle lezioni in presenza sono venute meno tutte le altre componenti dell’esperienza scuola: dal suono della campanella, all’intervallo tra una lezione e l’altra trascorso insieme ai compagni. Durante gli Innovation & Creativity Camp 45 team hanno optato per la challenge “Scuola e formazione” presentando delle proposte per affrontare e superare i problemi che hanno interessato l’insegnamento nell’ultimo anno. Possibilità di sincronizzare i calendari e di registrare le lezioni per sopperire alla maggior facilità di distrazione durante la DAD, ma anche desiderio di creare delle “stanze virtuali” in cui poter accedere solo con i propri compagni ogni due ore per rivivere la ricreazione sono alcune delle idee emerse più di frequente.