Mercoledì 19 dicembre 2018, nella ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi a Palermo, sono stati decretati i vincitori di “Idee in Azione per UPSHIFT”, il progetto-pilota di educazione all’imprenditorialità, realizzato da UNICEF e JA Italia, rivolto a giovani stranieri e italiani.

Da ottobre a dicembre sono stati in tutto 150 i partecipanti provenienti dalle tre province siciliane di Palermo, Agrigento e Catania. La prima fase del programma mirava all’acquisizione di competenze legate al mondo dell’imprenditoria e di competenze di vita necessarie per orientarsi nel percorso futuro. I minorenni stranieri e italiani hanno analizzato insieme i problemi della realtà in cui vivono e le soluzioni possibili, diventate poi vere e proprie idee progettuali.

Una giuria tecnica, composta da esperti del mondo dell’impresa, ha selezionato le idee migliori che accederanno alla seconda fase del programma trasformando i progetti in start-up a impatto sociale.

15 le idee che hanno passato il test. Tra le proposte che hanno ricevuto un riconoscimento speciale “Children Moto Fun”, promosso da giovani migranti e rifugiate di Palermo, si tratta di una moto ape itinerante rivolta ai bambini che mira all’inclusione sociale ma anche alla riscoperta dei giochi tradizionali internazionali tra i nuovi digital native. Da Naro promossa “GrandmaLab”, i giovani hanno deciso di coinvolgere le nonne rimaste nel Paese in un’impresa per la realizzazione di maglioni di lana poi venduti anche grazie alle moderne tecnologie digitali. A Catania vince Celiacus, progetto di promozione della cucina celiaca con ricette fusion siculo-africane.

La seconda fase del progetto, che prenderà il via a gennaio, si chiuderà a maggio con un evento conclusivo.

“Idee in Azione per UPSHIFT ha avvicinato i giovani al mondo del lavoro dimostrando il valore e la ricchezza che nascono dallo scambio di persone con background diversi – afferma Anna Riatti, coordinatrice UNICEF per il programma su bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia – Il risultato più grande riguarda però le amicizie nate tra i banchi. Oltre a favorire l’acquisizione di competenze tecniche, il progetto è stato un’occasione per promuovere l’inclusione sociale e lo scambio di storie ed esperienze tra minorenni italiani e stranieri non accompagnati”.

“Condivisione, culture, generosità, amicizia sono le parole che ci portiamo da questa giornata e che, a nostro parere, sono le migliori per costruire impresa e più in generale futuro. Qui oggi c’è il presente, giovani italiani e stranieri che lavorano insieme per migliorare la comunità in cui vivono e in cui vogliono continuare a crescere. Noi di JA Italia, insieme a UNICEF, continueremo ad essere al loro fianco per aiutarli in questa sfida”, afferma Antonio Perdichizzi, Presidente di Junior Achievement Italia.

“Questo progetto è particolarmente efficace perché potenzia le competenze degli adolescenti, sia italiani che stranieri, facendo da trampolino di lancio per camminare con le loro gambe lungo un nuovo percorso – dichiara Paolo Rozera, Direttore Generale dell’UNICEF Italia – l’obiettivo è duplice: avvicinare i giovani al mondo del lavoro e creare un’occasione di inclusione sociale, stimolando l’interazione fra ragazzi con un background estremamente diverso”.