Intervista a Lisa, studentesse dell’Istituto Tecnico Arturo Malignani di Udine, vincitrice del Girls in STEM Award.

Raccontaci in breve chi sei, quanti anni hai e cosa fai nella vita.
Mi chiamo Lisa, ho 18 anni e studio all’Istituto Tecnico Arturo Malignani nell’indirizzo
chimico/biotecnologico. Frequento il quinto anno e il prossimo anno vorrei iscrivermi a
Medicina e Chirurgia.

Che tipo di percorso di studi e professionale ti sei posta di seguire? Che obiettivi hai?
In questi anni ho ottenuto buoni risultati nel mio corso di studi; perciò, ho deciso che
continuerò il mio percorso con l’università. Durante questi 5 anni ho riflettuto molto sul
corso più adatto per me e i 6 anni di Medicina non mi spaventano. Le materie del corso sono
molto interessanti e non vedo l’ora di studiarle. Il mio prossimo obbiettivo è passare l’esame
di entrata (TOLC) che si terrà il 28 maggio.

Quali sono le tue aspirazioni e svelaci dove ti vedi tra 10 anni.
Spero di diventare un buon medico/chirurgo rispettato e stimato dai suoi colleghi. Ce la
metterò tutta per realizzare questo mio grande sogno. Essendo un percorso molto lungo,
tra 10 anni probabilmente starò ancora studiando per la specializzazione. Spero di aver
conosciuto delle persone appassionate alla scienza come me e con i miei stessi obiettivi.

Cosa pensi del mondo STEM e perché pensi sia giusto, soprattutto per una ragazza,
intraprendere la scelta di entrare in questo settore?

Trovo giustissimo che una ragazza scelga di frequentare un corso che rientra nel settore
STEM. È un mondo vasto e che ha bisogno di donne, che hanno una visione completamente
diversa dagli uomini, per dare il loro contributo in ogni campo. Spero che le altre ragazze,
che si trovano al quinto anno e stanno scegliendo il loro futuro in questo periodo, non si
facciano spaventare dagli stereotipi che ci sono in questo settore.
Inoltre, questo settore offre un sacco di opportunità. Molte più donne porterebbero
sicuramente più innovazione e darebbero un grosso contributo nella risoluzione dei
problemi.

Credi di avere delle Role Model di riferimento? Maschi o femmine, chi sono?
In questo momento la mia Role Model è l’amministratrice delegata di Amabile, un brand di
gioielli molto famoso sui social, che ha un team di sole donne che la aiutano in azienda. È
riuscita a costruire in qualche anno un’azienda con dei fatturati incredibili, un bellissimo
rapporto con le dipendenti e soprattutto sta governando i social network. Infatti, sfrutta
TikTok e Instagram in modo molto astuto per il marketing. Non ho mai acquistato gioielli di
Amabile ma se potessi contribuire allo sviluppo dell’azienda lo farei subito!

Senti di vivere gli stereotipi delle ragazze nelle STEM? Se si, come li hai combattuti?
Penso di non aver mai vissuto brutte esperienze a causa del mio genere. Ho un carattere
molto forte e quando sento che c’è qualcosa che non va o mi da fastidio metto subito le cose
in chiaro e risolvo il problema affinché mi riesca a trovare a mio agio. Se mi capiterà in
futuro mi dovrò ricordare di non essere impulsiva e di non perdere il coraggio. Affronterò la
sfida che mi si presenterà senza farmi sconfiggere dalle paure: bisogna credere in sé stessi.

Pensi che entrare in contatto con JA ti abbia aiutata nell’affrontare le tue scelte?
Il percorso che ho intrapreso l’anno scorso con JA è stato molto costruttivo. Ho imparato
tantissime cose e ho rafforzato il mio carattere. Mi ha aiutata ad affrontare la scelta del
percorso futuro dato che mi ha fatta rendere conto delle mie capacità di leadership e di team
work, che non pensavo fossero molto buone. Ho sfruttato le mie doti in modo positivo
creando insieme ai miei compagni una mini-impresa che ci ha insegnato tantissimo.
Ringrazio infatti il mio professore Renato Polo per avermi proposto questo progetto, che mi
ha avvicinata al mondo STEM, a cui sento di appartenere.