1) COSA E’ STATO PER TE GIRLS IN STEM?
Girls in STEM è un viaggio, parlo al presente perché lo sto vivendo ancora. Ho conosciuto tantissime persone durante questo percorso e ho avuto l’opportunità di poter raccontare la mia storia a persone diverse dalla mia realtà quotidiana,
ho ascoltato con piacere e con interesse le testimonianze e ciò mi ha fatta sentire meno sola, mi ha trasmesso tanta carica e motivazione nel continuare a sostenere e a popolare l’ambito STEM.
Il nostro pensiero comune è stato quello di continuare sempre con il sorriso e di adattarsi, perché viviamo in un mondo di continui cambiamenti, e iniziative come questa consentono di dare uno sguardo al passato in modo tale da risvegliare le
nostre coscienze per essere ancora più consapevoli delle opportunità che abbiamo acquisito noi donne nell’ambito STEM. Insieme possiamo contrastare le discriminazioni di genere che affliggono la tecnologia stessa.
2) QUALI SONO LE TRE CARATTERISTICHE DELLA GIRL IN STEM?
La Girl in STEM è:
– curiosa, perché vuole conoscere, scoprire i mondi che le si trovano intorno e soprattutto vuole sperimentare sempre;
– dinamica, perché il settore stesso è dinamico, prende in mano la situazione, cammina insieme al progresso e riporta risultati concreti;
– coraggiosa perché si mette in gioco, si butta e supera i limiti che si impone e che le vengono imposti.
3) PENSI CHE LE MATERIE STEM SIANO SOLO PER RAGAZZI?
A causa degli stereotipi secondo cui le ragazze non sono portate o non sono all’altezza di studiare materie STEM, sono in molte a non apprezzarle e a non riporre fiducia in questo ambito.
Non penso affatto che le materie STEM siano solo per ragazzi, infatti proprio io mi sento la prova.
La mia vocazione STEM è per l’informatica, sono un’appassionata di informatica sin dai miei primi calcoli nel sistema binario. Studio in un istituto tecnico, dove su circa 1000 studenti la presenza femminile è composta da circa 30 ragazze, ma ciò non mi ha bloccata, in quanto ero focalizzata sui miei obiettivi.
4) COSA NE PENSANO LE TUE AMICHE A PROPOSITO?
Le mie amiche sono consapevoli di ciò, per loro l’ambito STEM non ha un genere standard, anzi alcune di loro hanno deciso di intraprendere percorsi umanistici e altre percorsi scientifici, ma secondo la loro volontà e le loro passioni, altre percorsi
scientifici e in entrambi i contesti sono super consapevoli delle loro capacità. Loro mi sostengono in continuazione, sono orgogliose di me e le più piccole, anche quelle di cui ho avuto l’onore di conoscere a scuola, vedono in me una figura
di riferimento, ci sosteniamo a vicenda e impariamo costantemente in modo reciproco, ed è una cosa meravigliosa.
5) COSA VORRESTI FARE DA GRANDE?
Ho iniziato il mio percorso di studi con il desiderio di ottenere il famoso “diploma finito”, ma andando avanti con gli anni ho capito di voler proseguire con l’università e sto ancora valutando qualche facoltà, tra specializzazioni di ingegneria (ingegneria informatica e ingegneria gestionale) o scienze statistiche.
Il mio sogna oscilla tra il poter diventare una startupper, poiché il mondo dell’imprenditorialità mi affascina e mi incuriosisce e quello di poter diventare un project manager nell’ambito di progetti sull’intelligenza artificiale o sull’IoT.
6) UN MESSAGGIO PER TUTTE LE RAGAZZE IN ASCOLTO
Vorrei lasciare un messaggio a tutte voi ragazze che mi state ascoltando. Secondo me è un’esperienza che dovremmo vivere almeno una volta tutte nella nostra vita.
Ho acquisito maggior consapevolezza sulle mie capacità e sull’importanza del ruolo delle donne nell’ambiente STEM, perché con la giusta dose di curiosità e di impegno, si possono ottenere grandissimi risultati.
Avete dei sogni? Bene, abbracciateli e teneteli stretti, dite di sì al momento giusto, mettetevi sempre in gioco con voi stesse e con gli altri e fidatevi, vi divertirete!